Questa è una novità che in parte ha sorpreso alcuni utenti, altri hanno trovato invece logica questa decisione. La Microsoft ha da qualche tempo preso un interesse verso Linux, integrando diversi aspetti critici all’interno dei suoi sistemi operativi, a partire naturalmente da Windows 10. Riuscendo ad inserire un vero e proprio Kernel completamente differente dal suo, la Microsoft ha reso possibile l’uso di ben due sistemi operativi in uno: anche se alla fin dei conti Linux viene sempre sfruttato tramite la funzione di virtualizzazione, è comunque un’opzione decisamente apprezzabile.
Ma cominciando a sfruttare Linux, la Microsoft ha trovato qualcos’altro che può utilizzare. Qualcosa di molto più famoso è conosciuto: Android. Essendo questo sistema operativo basato su Linux da molto tempo, è solo naturale che la Microsoft ha trovato un modo per includere la possibilità di sfruttare le logiche più particolari di Android. Con questo non vogliamo dire che è possibile usare un sistema completo, ma si può comunque usare qualcosa di essenziale come le Apps di questo sistema operativo.
Bisogna però considerare anche un’altra cosa: Google, la casa che ha effettivamente dato ad Android così tante edizioni e versioni, ha già dato la possibilità di usare le Apps dedicate per Android direttamente su un PC. Questo ovviamente sui suoi Chromebook, che sono capaci di usare Chrome OS.
Può la Microsoft veramente combattere Google sul suo vero territorio? Quali dei due può davvero offrire il miglior vantaggio nel gestire le logiche di Android?
Cominciamo a specificare una cosa: il Kernel utilizzato da Google e Microsoft è praticamente identico. Entrambi utilizzano l’ultima versione compatibile per le Apps da sfruttare, perciò l’unica differenza al momento è nel supporto che offrono queste case. Ma vi sono comunque delle differenze da considerare.
- Lo store utilizzato.
Anche se la Microsoft sta sfruttando le logiche di Android, questa non ha accesso alle GAPPS – ovvero i programmi principali di Google – che riguardano programmi come appunto il Play Store. Per questo è stato scelto il miglior secondo market del momento: quello di Amazon. Quando si apre lo Store dedicato ad Android per Windows 11, viene effettivamente interpellato quello di Amazon. Come tale bisogna andare incontro con la problematica che i programmi a disposizione non sono tantissimi, e non è possibile al momento usare il Play Store di Google – nemmeno usando qualche trucco particolare per installare le GAPPS.
- L’installazione di Apps esterne.
Vi è però qualcosa che riguarda sempre l’installazione di Apps esterne, ovvero senza fare uso dello store. Installare gli APK è sempre stato (relativamente) facile con Android, ma con Chrome OS bisogna invece attivare la modalità sviluppatore e formattare la memoria interna – oltre che avere sempre un avviso perenne ad ogni avvio.
Con Windows 11 non è la cosa più semplice del mondo, ma è comunque possibile attivare la possibilità d’installare gli APK con qualche passo molto meno complicato – e che soprattutto non riguarda formattare la memoria interna o saltare ogni volta un avviso particolare. Questo sicuramente riduce anche la problematica che riguarda l’uso dello Store.
Chi dei due è il migliore, allora? Windows 11 è molto flessibile, ma richiede sempre un po’ di conoscenza tecnica in ambito. Se v’interessare usare delle Apps Android su un PC, ma non avete alcuna conoscenza, Chrome OS è la scelta migliore. Altrimenti, la Microsoft ha le idee ben chiare di come rendere il tutto più utile sul lungo termine.